Avvicinandosi la conclusione del nostro happening collettivo rifletto per iscritto.Se sbaglio mi corrigerete ma il fine ultimo e vero di questo writing ensemble sarebbe quello di fare emergere storie “cui si ispireranno i tre nuovi cortometraggi che saranno realizzati nell’ambito del progetto “Perfiducia” (il virgolettato è un copia/incolla del regolamento). Tutti i cortometraggi del progetto hanno la caratteristica di comunicare messaggi positivi in cui emergono le qualità umane più nobili senza retorica. Non si ha motivo di dubitare che il fine del concorso fosse identico:una bella iniziativa in cui la storia più bella attirasse con una propria, intrinseca forza più lettori possibili.L’emozione che dal letto di Procuste dei quattrocentoventi caratteri giornalieri per di più eterodiretti (sistema della Carta) doveva sorgere ci stimolava a diventare dei virtuosi della penna che avrebbero dovuto immaginare trasposto visivamente il nostro lavoro di scrittori dilettanti allo sbaraglio (chiaramente parlo per me che, senza alcun dubbio, sono un dilettante mentre lo sbaraglio – inteso come spariglio delle Carte- aimeh ci accomuna). Mi piacerebbe molto sapere come molte storie che si avvicinano al traguardo finale dei trenta eletti (una volta salve le eventuali squalifiche ma ciò non importa) potranno, anche con pesanti rivisitazioni prossime allo stravolgimento, costituire ispirazione a cortometraggi degni della alta qualità etica del progetto “perFiducia”. Tutti i generi letterari – questa è una mia opinione- sono meritevoli. Quello che mi domando quali siano quelli adatti in questo contesto in cui la fiducia è, per così dire, la ragione sociale dell’impresa.Queste le considerazioni di carattere generale. Per quanto mi riguarda a me piace scrivere.Questo concorso mi ha permesso di avere dei lettori.Ma non solo. Intrigato dalla dinamica del gioco mi è piaciuto creare un blog parallelo in cui il mio eroe (la minuscola è voluta) vive in modo pieno e parallelo rispetto ai box per parole in cui ogni due giorni deve costringersi.Questo fatto è bello e divertente: l’eroe dialoga con i suoi amici e ora conosce persone che prima non avrebbe avuto modo di contattare.Questo si nello spirito di perFiducia.
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Caro Nuovo Amico,
RispondiEliminasono contenta della tua idea di postare qui il tuo commento (che ho letto anche sul forum di perfiducia) perché mi offre occasione di rispondere senza più intervenire su quel blog, cosa che al momento trovo alquanto avvilente. Concordo con te praticamente su tutto: leggendo le storie della "rosa aulentissima" dei top30, mi sono sorti dubbi analoghi. Ti confesso che ho smesso di seguore quasi tutte quelle storie; inizialmente le leggevo per un banale motivo: dopo appena pochi minuti dalla mia iscrizione, avevo già 36 seguaci e non avevo ancora scritto praticamente nulla; nella mia iniziale ignoranza del "modus operandi", confusi questo con una sorta di scambio amicizie, facebook style. Compresi poi che era il vituperato voto di scambio. Non tolsi subito il mio sostegno, ma continuai a leggere le storie: poi, le abbandonai gradualmente, vuoi perché non incontravano i miei gusti, vuoi perché non mi sembravano conformi allo spirito del gioco. Oggi ne seguo 14, tutte con passione. E le reputo quasi tutte in grado di accedere al vaglio dellagiuria e ad essere trasposte inun cortometraggio d'autore. Ma gli organizzatori-gestori delgioco nonragionano così,a quanto pare. Il problema delcome trasporre le storie (e che storie!) in immagini èper loro marginale: interverrano gli esperti a trasformarle. Ciò che a loro interessa, a quanto pare, è la potenziale fetta di pubblico che verrà "assicurata" in caso di scelta. E' un calcolo del tutto commerciale.
Se si è capaci di vendersi bene, poco importa la qualità del tuo lavoro. Purché ci siano persone disposte a spendere (ipotetici) soldi in futuro per vedere/comprare/diffondere il cortometraggio.
RispondiEliminaLe uniche 2 cose positive di questo certamen farlocco a me sembrano essere:
- l'allenamento personale (limite caratteri, input vincolanti)
- l'interscambio umano che scaturisce spontaneo. Conoscere (sia pur solo virtualmente) persone amanti della fantasia e della scrittura come te e cantore/fantasma mi ha fatto davvero piacere. E qui per fortuna il marketing non c'entra.
L'idea che hai avuto di dar vita ad un blog gestito dal tuo eroe è bellissima: e non solo e non tanto a fini promozionali. L'idea di creare un personaggio e dargli vita non solo sulle pagine ma anche in altri ambiti della vita (reale o virtuale che sia) è fantastica. Aiuta a dar vita al personaggio, a farlo crescere, pensare, sognare autonomamente...in futuro, vorrei farlo anch'io. Mi hai ispirata e di questo ti sono tanto grata :)
Bene, vedo che mi sono dilungata oltremisura...me ne scuso.
A presto, buona serata e buon lavoro :)
Cara Emel Mamiya,
RispondiEliminaciò che posso dire, al momento in cui sto scrivendo, è che il mio intervento nel blog istituzionale per quanto prolisso e marchiato a fuoco da una ripetizione di termini causata da una fretta colpevole non è stato recepito da nessuno, neanche dal moderatore.
Sarò ingenuo ma non riesco a capire la promozione di storie che tali non sono. Mi sfugge cosa vuoi dire quando scrivi che lo scopo del tutto è avere una fetta di pubblico "assicurata". Pensi che una narrazione seguita "a prescindere" durante il gioco abbia un qualche appeal presso qualcuno? Grazie per il Tuo partecipato entusiasmo. Spero di non deluderTi con il finale della storia.
Con "fetta di pubblico assicurata" intendo dire 2 cose:
RispondiElimina- la più banale: chi porta più contatti mailvalidi da usare in un secondomomento a scopi pubblicitari, promozionali, etc. almeno potenzialmente
- prima di investire su qualcuno (realizzazione cortometraggio) vogliono capire se questa persona sa vendersi bene, per amplificarne la diffusione.
Probabilmente sbaglio, ma è l'idea che ci siamo fatti io e alcuni amici, parlandone una sera al bar ^^
Condivido quanto dici, Edvigio. Molto carina anche l'idea del blog del personaggio.
RispondiEliminaE comunque che perFiducia sia soprattutto un esperimento promozionale è dichiarato palesemente, e le modalità di accesso alla premiazione sono lampanti. Probabilmente ci ha preso Emel. Altrimenti sarebbe stato il contrario: date le storie più valide secondo la giuria di qualità, viene acclamato il vincitore a furor di popolo. Più difficile tecnicamente per la giuria, ma più sensato a mio avviso se vuoi dare risalto alla qualità degli scritti.
Onestamente, quelli che seguo io hanno di rado più di 10 seguaci - e non capisco perché! probabilmente ho gusti difficili ;)
Caro Ema,
RispondiEliminacondivido la tua condivisione il che ci porta a parcellizzare il nostro giudizio. PerFiducia è un gioco ed ha le sue regole che, per originalità, dichiariamo di rispettare. La mia perplessità è questa: una storia può essere tale mancando di tutti i suoi elementi? Mi spiego. Se in 100 osserviamo una macchia di muffa su un muro possiamo tutti e 100 dire che stiamo osservando un affresco leonardesco? La risposta, penso, è si se è previsto che ai primi 100 che dichiarino di vedere sul quel muro un affresco rinascimentale verrà dato un premio. Da lì a convincere il mondo sul ritrovamento artistico ce ne corre...
in realtà tu non sai se alla fine del gioco le storie "non-storie" verranno prese in considerazione o dichiarate fuorilegge. Io penso, forse ingenuamente, che verranno escluse proprio per il fatto che non stanno narrando la storia di un "eroe" e quindi contravvengono al regolamento (nonché allo spirito del gioco, ma questo è più poetico e meno concreto). Staremo a vedere...
RispondiEliminacaro edwigiobo
RispondiEliminaal di la delle polemiche che sono più o meno scaturite in questo splendido gioco, una grande opportunità è stata data a tutti gli scrittori o pseudo tali che hanno vissuto finora ignorati dalle case editrici(per chi abbia mai tentato) e dal grande pubblico dei lettori, al di là dei premi che verranno assegnati è mia convinzione che, coloro che posseggono le doti richieste dall'editoria o dal cinema, emergeranno comunque.
Cara mariafallen innanzitutto Ti ringrazio per la doppia vu che mi da un' allure esotica. Mi piace l'atteggiamento cui Ti sei attenuta nel commentare il mio post (commento per il quale Ti ringrazio immensamente). Hai ben compreso ciò che intendo dire: se le regole erano e sono quelle note a tutti forse una cernita più attenta, da parte di tutti,( e non mi dispererei se verrà effettuata alla fine del gioco) sarebbe stata opportuna. Non Ti annoio sulla arcidibattuta questione delle regole e del loro rispetto. Io sono vecchio e un po' demodè. Nel gioco mi piacciono le storie in prima persona con tempo verbale passato, con contenuti, con i 420 caratteri per capitolo e aderenti al contenuto delle carte. Mi pare di capire che, su questo e forse su tutto riguardo a questo argomento, siamo più che d'accordo ( e qui mi strozzo la voce a mo' di Wanna (lei si con la doppia vu) Marchi.
RispondiEliminaContinuami a frequentare.Thanx